LA REGIONE DELLO CHAMPAGNE

Un terroir straordinario

In base a una legge approvata nel 1927, la zona di produzione dello Champagne è un’area delimitata di 34.000 ettari. Si trova in Francia a circa 150 chilometri a est di Parigi e si estende su 319 cru (villaggi o comuni) in cinque aree di coltivazione principali: la Montagne de Reims, la Vallée de la Marne, la Côte des Blancs, la Côte des Bar e la Côte de Sézanne.

Insieme, queste aree comprendono 281.000 appezzamenti di viti. Diciassette villaggi si classificano come Grand Cru e quarantaquattro come Premier Cru. I vigneti sono impiantati ad un’altitudine di 90-300 metri, su pendii (coteaux) prevalentemente esposti a sud, sud-est e est, con una pendenza media del 12% (fino al 60% in alcuni punti). Questo terreno da ondulato a moderatamente ripido crea siti viticoli ideali, combinando un’esposizione ottimale al sole con un buon drenaggio naturale che impedisce la saturazione del suolo.

La posizione geografica settentrionale, le dure condizioni climatiche, le peculiarità del sottosuolo e il suo impianto sui versanti, rendono il terroir del tutto originale in grado di conferire ai vini di Champagne la loro tipicità inimitabile.

La prima peculiarità del terroir champenois è di essere posizionato al limite settentrionale della coltivazione della vite. Il secondo aspetto particolare è di essere influenzato da un duplice influsso climatico, principalmente oceanico ma con una tendenza verso il clima continentale. Inoltre, per il debole soleggiamento, la crescita e lo sviluppo della vite risulta limitato e la maturazione delle uve adeguata alla freschezza e alla finezza ricercate nei vini di Champagne. I due influssi climatici della regione garantiscono una piovosità costante (influsso oceanico) e moderata (influsso continentale), che fornisce un apporto idrico pressoché ideale, essenziale alla qualità delle uve.

La tipicità del terroir champenois risiede anche nel suo sottosuolo. La sua composizione in prevalenza calcarea garantisce alla vite una costante irrigazione naturale. Il gesso della Champagne è composto da granelli di calcite provenienti dagli scheletri di microorganismi marini e caratterizzato dalla presenza di fossili di belemniti (molluschi dell’era secondaria). La sua grande porosità lo rende un vero e proprio serbatoio d’acqua (da 300 a 400 litri per metro cubo), che assicura alla pianta un apporto idrico sufficiente persino nelle estati più siccitose.
Il gesso però trattiene l’acqua per capillarità, la vite deve compiere uno sforzo significativo per assorbirla. Tale situazione provoca, durante la stagione vegetativa, un moderato stress idrico, che favorisce l’equilibrio tra i diversi acidi contenuti nel frutto, gli zuccheri e i precursori degli aromi che emergeranno poi nel vino.

L’ultimo aspetto fondamentale del terroir champenois è la sua orografia: il territorio, caratterizzato da ripidi declivi e solcato da valli, consente un buon soleggiamento delle viti e favorisce il drenaggio dell’acqua in eccesso.

"La regione Champagne si trova in Francia a circa 150 chilometri a est di Parigi e si estende su 319 cru".

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